4 La zattera e la nave

Con la zattera,arriviamo al fianco della nave ancorata al largo della banchina; da qui uno dopo l'altro,ci fanno salire dalle scalette di corda che pendono dalla nave mettendoci fretta, pungicandoci con la baionetta al sedere;messo piede sulla nave ci fanno scendere,uno dopo l'altro da una scaletta verticale a pioli e ci troviamo dentro una stiva di carico della nave,che, ultimato il carico in questa stiva, non ci siamo contati,ma saremo un centinaio considerando che stiamo in piedi, stretti,in una stiva di circa sei metri per cinque e di una altezza di circa due metri. In questa stiva, non abbiamo alcun servizio igienico,esiste solo il lucernario con a guardia il soldato inglese affinché nessuno possa uscire a prendere aria.

L'area ci verrà concessa per soli trenta minuti al giorno. Ultimato il carico, la nave si muove,non sappiamo quale sia la destinazione,intanto capita che il primo compagno di sventura che sente il bisogno di orinare,si arrampica dai pioli della scaletta verticale per salire,ma la guardia, dal lucernario (o sportello di carico) senza alcuna ragione, con il calcio del fucile,pesta la mano del prigioniero che ignaro di quanto gli potesse capitare, é caduto a terra sul pavimento.

Facciamo capire alla guardia che abbiamo bisogno di queste necessità,dopo di che,con una corda ci calano in questa stiva un secchione di circa quaranta litri, é li che vengono ora fatti tutti i bisogni e quando si riempie dobbiamo chiamare e siamo noi che dobbiamo provvedere a vuotarlo in mare e sempre con la scorta armata al nostro fianco. Intanto la navigazione continua, i disagi aumentano e le nostre forze diminuiscono per mancanza assoluta di sostentamento. Ci troviamo in una condizione incredibile,capita spesso che quando il secchione supera il livello di capienza non viene tirato su a proposito di sfizio personale della guardia,il liquido ci invade il piano di calpestio e subimmo questa avversa condizione che dopo qualche giorno di navigazione,siamo pieni di parassiti nel nostro corpo e gli indumenti che portiamo, si sono pieni di pidocchi;non possiamo fare nulla per debellarli.