16 Il settimanale dei prigionieri di guerra

Come già accennato nel capitolo XI°-disciplina e organizzazioni,con il passare dei giorni si nota sempre il piccolo progresso che dal nulla dobbiamo riuscire a fare sempre di meglio;nasce così il Settimanale dei Prigionieri di Guerra Tra i Reticolati; Il Serg.Maggiore Nubile é sempre il promotore,io sono il suo collaboratore,oltre all'aiuto che dò in compagnia,passo il resto della giornata nell'Ufficio Welfare Officer a ciclostilare e impaginare le dispense settimanali "Direttore del giornale é Guido Verri, e Revisore J.IA.BALL,giornale che porta sempre voce di conforto e incoraggiamento a non perderci d'animo; ed ecco che nel campo si scoprono sempre iniziative di lavoro utilizzando quello che abbiamo a portata di mano per poi ricavare qualche cosa. I prigionieri che sono riusciti a conservare qualche gavetta, incominciano a inciderle e riescono con una specie di passamano a mandarle fuori del campo di concentramento ricavandone poi qualche scellino suppletivo a comprare qualcosa che possa in certo qual modo bilanciare la sussistenza personale;dalle gavette, viene escogitato il sistema del recupero dei barattoli vuoti di pomodori in conserva; vengono puliti,tagliati e messi in lavorazione costruendo delle belle valige da viaggio;anche queste portano frutto per chi lavora e non oziano nel campo; si realizzano campi sportivi,entra il pallone e richiama i spettatori a vedere le partite di calcio,e si fa il tifo per l'uno o l'altro giocatore; intanto il tempo passa fino a formare tornei di calcio; nascono arti e mestieri di ogni genere e poiché il terreno é argilloso inizia anche la cava per la costruzione e cottura dei mattoni. I1 terreno che rimane disponibile viene coltivato e produce sempre a vantaggio del prigioniero. Si cominciano a contare gli anni di cattività,con il tempo che passa,cominciamo a riprenderci fisicamente ma la madre Patria é sempre lontana e noi viviamo nell'ansia che cessino le assurde ostilità della guerra. Per quanti non trovano attività, molti prigionieri si ritrovano nel Refettorio ,a gruppi chi gioca a carte,e chi a scacchi; se le carte non ci sono,ognuno si prodica a disegnarle sulla carta dei pacchi di pasta vuoti che rimediano dalla cucina; é una carta fine e consistente molto adatta a riprodurre le carte da giuoco. Il giuoco della dama e filetto é il più facile a disegnarsi ed ogni gruppo passa la giornata in queste applicazioni. Poi ci sono degli artisti che costruiscono chitarre, mandolini,Violini,anche fisarmoniche e che poi prendono parte nei complessi orchestrali che sono attivi nel campo. L'altare costruito nel campo numero uno per le celebrazioni delle Sante messe Domenicali e per le altre circostanze di precetto,viene guarnito da una lastra di marmo scolpita da artisti prigionieri e dalla quale si legge a perenne ricordo " VINTI NELLA CARNE INVITTI NELLO SPIRITO - SACRO E' IL LUOGO DOVE SI GIUNGE AL FINE”. F/to. Magg.Medico GAGLIARDI. Il nostro Cappellano Militare é sempre Don De Luca che ci invita sempre ad essere fiduciosi per il domani.