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I nostri alimenti
Dal 12.04.1941, ad oggi,20.04.1941,e dopo quanto accennato della disciplina e l'organizzazione adottata, debbo dire che é da oggi che inizia a rinascere in noi la fiducia del vivere. Io,stando nella compagnia Deposito al Comando del Serg. Magg. Nubile e Serg. Magg. Martimucci,assolvo i seguenti lavori:
Al mattino, quando suona la sveglia,passo per tutte le
tende della compagnia,sollecito la sveglia,chiedo dei chiedenti visita,e raccomando di lasciare in ordine il proprio posto di giaciglio,rotolare il perimetro verticale della tenda,tenere pulito il piano calpestio della tenda nel migliore dei modi,perché é la pulizia che dobbiamo curare nel migliore dei modi.
Poi vado in cambusa,ritiro la razione di pane per tutta la compagnia,e all'adunata per la colazione,mentre il cuciniere da la razione del latte e orzo,io dò la fetta di pane
ad ogni persona; premetto che il pane affettato,mi viene consegnato già tagliato e per il numero delle persone già stabilito; oggi,20 Aprile 1941, é la prima mattina che assolvo
la distribuzione del pane,"con la fame arretrata che regna in noi quella fetta di pane così piccola non ci soddisfa, ma deve bastare. In compagnia siamo 120 persone, il pane che ho ritirato,sono otto filoni messi in una scatola di cartone che debbo restituire vuota in cambusa. Finita la distribuzione(questione di pochi minuti),rimangono nella scatola un pò di molliche di pane che non mi sento da prenderle per me, e dico: le molliche che rimangono le distribuisco a turno a ciascuno di noi a tre persone per volta(materialmente viene fuori un cucchiaio di molliche ciascuno)tutti sono rimasti contenti,e non si é verificato alcun reclamo. La colazione del mattino viene consumata all'aperto e velocemente perché poi c'é l'adunata per la conta del prigioniero e la presentazione della forza al Comandante inglese, che presenzia all'adunata.
Dopo l'adunata,si sciolgono le righe,chi non ha compiti specifici, é libero di circolare nel Campo,quelli
della Compagnia Deposito,assolvano alla pulizia del campo e tutti quei lavori di pulizia dei scolini delle acque piovane e quanto altro potrebbe rendersi utile nell'inter¬no del nostro campo.
Io accompagno per la prima volta i chiedenti visita all’infermeria presidiata del primo blocco campo numero uno.
Al termine della visita,dò i risultati al Comandante della Compagnia. I primi risultati mettono
evidenza le nostre carenze fisiche,i più bisognosi vanno ricoverati nell'ospedale fuori del campo di Concentramento, alcuni rimangono nell'Ospedale da Campo, ed altri, vengono incoraggiati a riprendersi pian pianino dati i nuovi trattamenti alimentari, che ci fanno bene sperare.
A mezzogiorno c'é il pranzo,il trombettiere suona l'adunata "la zuppa ché cotta"é il Trombettiere del nostro campo,prendiamo posto nel Refettorio" compagnia per compagnia" ci disponiamo nei tavoli,quindici per quindici,i tavoli rimangono come posti fissi, in cucina sono già pronte le gamelle (recipienti in cui viene messo il mangiare) ogni tavolo ha un capo tavola che ha il compito di ritirare la gamella in cucina e portarla al tavolo per la distribuzione.
Quanto ci viene servito, é un piatto di minestra; é un buon mescolo di minestra che riempie il piatto,in questa minestra c'é un pò di tutto,verdura,carne, fagioli,granoturco, ecc.. che con la fettina di pane,ci appaga tutti e man mano cominciamo a riprenderci, lasciando alle spalle le sofferenze maggiori che senza meno, hanno portato lesioni anche fisiche a più di qualcuno.
A sera, c'é la cena, é la stessa ripetizione del pranzo, e così si andrà avanti per i giorni a seguire.
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